Sai che è possibile chiedere un rimborso bollette fino a superare i 5.000 euro? Vediamo insieme come farlo e quanto spetta.
Le bollette di gas ed energia elettrica sono diventate una spesa sempre più onerosa per le famiglie italiane negli ultimi anni. Fattori come la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina, e la rimozione di agevolazioni fiscali sugli oneri di sistema e sull’IVA hanno contribuito a un aumento dei costi mensili. Questo ha messo in seria difficoltà molti nuclei familiari, rendendo indispensabile trovare modi per risparmiare. Ma c’è un modo per chiedere un rimborso fino a cifre molto elevate.
Oltre a ottimizzare l’uso di gas ed elettrodomestici, esiste anche la possibilità di ottenere rimborsi con importi che variano da 300 a oltre 5.000 euro. È importante conoscere i dettagli di queste opportunità per non perdere la possibilità di ottenere un significativo sollievo economico.
Per quanto riguarda le interruzioni dell’energia elettrica, ad esempio, esistono precise condizioni per poter richiedere un rimborso. Queste dipendono anche dalla dimensione del Comune di residenza. Il rimborso è automatico ma molte persone non sono consapevoli di questa possibilità e rischiano di non beneficiarne. L’indennizzo automatico riguarda le interruzioni della fornitura di energia elettrica, che possono avvenire sia con preavviso che senza, e deve essere ripristinata entro specifici limiti di tempo: 8, 12 o 16 ore. Il rimborso base è di 30 euro, cui si aggiungono 15 euro per ogni 4 ore aggiuntive di interruzione, fino a un massimo di 300 euro.
La situazione è diversa per le imprese. Per i blackout, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) prevede rimborsi automatici che possono raggiungere i 6.000 euro. Per le attività commerciali con una potenza fino a 100 kW, il rimborso è di 150 euro, con un ulteriore incremento di 75 euro ogni quattro ore di interruzione, fino a un massimo di 1.000 euro. Per le attività con potenza superiore a 100 kW, il rimborso è di 2 euro per ogni kW, con un ulteriore euro per kW ogni quattro ore, fino a un massimo di 3.000 euro.
Per le imprese con una potenza superiore a 100 kW allacciate in media tensione, i rimborsi sono di 1,5 euro per ogni kW per le prime ore, e 0,75 euro per ogni kW per ogni due ore successive, fino a un massimo di 6.000 euro. In entrambi i casi, questi rimborsi vengono applicati direttamente sulla bolletta, sotto forma di detrazione forfettaria da parte dell’azienda di distribuzione.
È quindi fondamentale che i consumatori sia privati che aziendali, siano informati sulle condizioni e sui metodi per richiedere questi rimborsi. Conoscere certi dettagli può fare la differenza nel gestire le spese domestiche e aziendali, soprattutto in periodi di crisi economica. Le aziende di distribuzione hanno l’obbligo di applicare automaticamente questi rimborsi, garantendo così un risparmio concreto a fronte di disservizi che possono causare disagi significativi.
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